giovedì 28 febbraio 2008

Incontro pubblico sui rifiuti

L’interrogazione del Consigliere Regionale Enrico Lucani, nonché quella del Senatore Salvatore Bonadonna, riaprono il dibattito politico sulla scandalosa vicenda dei rifiuti nel nostro territorio, ma soprattutto su quello regionale, la quale Regione Lazio in tema di raccolta differenziata è lungamente al di sotto della tanto vituperata Campania oggi nell’occhio del ciclone dato il fallimento, anche li, dei carrozzoni clientelari definiti Consorzi, sperando che il loro coraggio nel prendere penna e carta e scrivere non costituisca motivo per la loro emarginazione.
Difatti non si riesce a capire come la Regione Lazio, e per essa il Sig. Marrazzo possa nominare un sub-commissario per la raccolta differenziata da effettuarsi dal Consorzio Gaia, sicuramente ben pagato, il quale, va affermando con interviste altisonanti a tutta pagina che la stessa non avrebbe sicuramente dei costi inferiori.
Permettendomi di fare un suggerimento a questo signore, se vuole, gli si potrebbe dare l’indirizzo dello “stracciarolo” che passa dalle nostre parti in modo da fargli spiegare come si può vendere il ferro vecchio, il rame e altri materiali riciclabili, recuperando risorse importanti e procedere di conseguenza alla riduzione della TA. R.S.U., la quale, in soli tre anni nei nostri territori viene quasi triplicata per la bella faccia di chi ha speculato e vuole continuare a farlo impunemente.
Ma la domanda politica più pertinente che mi viene spontanea è la seguente: cosa aspettano le forze politiche più sensibili a chiedere la revoca di tale incarico frutto della più bieca lottizzazione politica, ridando ai Comuni la propria capacità e autonomia di gestire direttamente tale particolare materia, ed evitando che tali affermazioni pubbliche siano interpretate come una direttiva regionale?
Insomma, il nuovo che avanza prima che trovi la sua affermazione, gia’ risulta essere
di un vecchiume che non ha precedenti.
Su questi temi, il 06.03.2008, alle ore 18,30, presso l’aula consiliare del Comune di San Cesareo, alla presenza del Senatore Salvatore Bonadonna e del Consigliere Regionale Enrico Lucani, il C.L.A.R.A. torna ad indire un incontro pubblico, ove tutti i cittadini, le forze politiche e sociali sono invitati a partecipare.
Antonio Pisa
(passato alla Notizia, giornale locale, per la sua pubblicazione)
Li 25.02.2008

mercoledì 27 febbraio 2008

RESOCONTO INCONTRO CON IL PARTITO DEMOCRATICO

Il confronto tra La Sinistra – L’Arcobaleno e il Partito Democratico di San Cesareo non ha prodotto alcun risultato.
Alla diffusa posizione programmatica e di indirizzo politico attraverso il proprio Blog della Sinistra-L’Arcobaleno, il Partito Democratico, tramite la sua delegazione capeggiata da Paolo Scacco, fa l’invito e il richiamo a mettere da parte il passato, a pensare al futuro e a non avanzare pregiudiziali anteponendo la candidatura a Sindaco.
Alle motivazioni politiche addotte dalla Sinistra Arcobaleno sulla non candidabilita` di esponenti il Partito Democratico, dovuta alla mancata soluzione di importanti problemi sul nostro territorio fermando il Comune in tema di opere pubbliche al 1980 e` stato risposto avanzando la candidatura a Sindaco di Angelo Pera pro-Sindaco uscente.
In risposta, a titolo personale, Settimio Pelliccioni della delegazione S.A. propone il nome di Antonio Pisa creando gelo totale all’interno dell’assemblea, compresi i Verdi firmatari dell’intesa a sinistra.
L’incontro e` stato aggiornato con l’impegno a terminare prima possibile il Tour delle riunioni, impegnandosi la Sinistra Arcobaleno a sciogliere il nodo del candidato a Sindaco il giorno dopo 27.03.2008

domenica 24 febbraio 2008

Inquinamento acustico e qualità dell'aria a San Cesareo

Il Comitato “la Torraccia” nasce dalla volontà di un gruppo di cittadini di San Cesareo, paese situato a sud della Capitale che conta circa 12.000 abitanti, che hanno avuto la sventura di vedersi costruire in prossimità delle proprie abitazioni e strutture commerciali (molto in prossimità), una serie di viadotti lungo il tratto autostradale (km 575) Fiano – San Cesareo, con gravi ripercussioni sulla qualità della vita : aumento dell’inquinamento dell’aria e del rumore.Disagi amplificati durante i periodi estivi, dovuti ad intenso traffico, molto più accentuati dall’apertura delle finestre, nonché del grave danno economico dovuto alla perdita di valore degli immobili.Esistono tante soluzioni per ridurre il rumore provocato dai mezzi circolanti (nuovi pannelli assorbenti ) , asfalto fonoassorbente. Anche la creazione di una stazione per il monitoraggio dell’aria sarebbe importante.Sistemare nel tratto in questione degli autovelox potrà far aumentare gli introiti e la perdita di punti degli automobilisti, ma l’inquinamento dell’aria e il rumore rimarranno gli stessi.Tenere le finestre chiuse anche d’estate …………… ? La società Autostrade risponde :1) .....Dai calcoli acustici effettuati, le barriere attualmente presenti mostrano di offrire una buona protezione a molti dei ricettori localizzati nell'area, tuttavia - probabilmente per le ragioni da Lei indicate - alcuni di essi sono esposti a livelli di rumore ancora elevati.Per questi al momento stiamo prevedendo degli interventi diretti attraverso la sostituzione (ovviamente a titolo gratuito) delle finestre con infissi isolanti autoventilati.2) .....completiamo la nostra risposta informandoLa che, rispettivamente dal 2003 e dal 2004,la carreggiata Nord e quella Sud dell'A1 al km 575 sono equipaggiate conpavimentazione drenante fonoassorbente.
Definizione di inquinamento acustico: l'introduzione di rumore nell'ambiente abitativo o nell'ambiente esterno tale da provocare fastidio o disturbo al riposo ed alle attività umane, pericolo per la salute umana, deterioramento degli ecosistemi, dei beni materiali, dei monumenti, dell'ambiente abitativo o dell'ambiente esterno o tale da interferire con le legittime fruizioni degli ambienti stessi (Legge quadro 447/95)Sono di competenza dei comuni, secondo le leggi statali e regionali e i rispettivi statuti:a) la classificazione del territorio comunale secondo i criteri previsti dall'articolo 4, comma 1, lettera a);b) il coordinamento degli strumenti urbanistici già adottati con le determinazioni assunte ai sensi della lettera a);c) l'adozione dei piani di risanamento di cui all'articolo 7;2. Al fine di cui al comma 1, lettera e), i comuni, entro un anno dalla data di entrata in vigore della presente legge, adeguano i regolamenti locali di igiene e sanità o di polizia municipale, prevedendo apposite norme contro l'inquinamento acustico, con particolare riferimento al controllo, al contenimento e all'abbattimento delle emissioni sonore derivanti dalla circolazione degli autoveicoli e dall'esercizio di attività che impiegano sorgenti sonore Legge quadro 447/95 Legge regionale Lazio 3 agosto 2001, n° 18 .foto 1 2 3 4 5 6 7 8 9

martedì 19 febbraio 2008

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA: SENATORE BONADONNA

Al Ministro per gli Affari Regionali e le Autonomie Locali, Al Ministro del Lavoro e della Previdenza Sociale, al Ministro dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare

Premesso che:

- le problematiche concernenti la vicenda della tassazione sui rifiuti nella Regione Lazio stanno assumendo sempre più carattere di primaria importanza per le popolazioni ivi residenti;
- tali questioni hanno interessato in modo particolare alcune zone della regione portando al commissariamento del Consorzio GAIA, gestore dei Rifiuti in 44 Comuni della Regione Lazio;
- tale consorzio è stato oggetto di inchiesta da parte della Magistratura nell’ottobre 2005, inchiesta che ha portato ad arresti per falso in bilancio e truffa;
- a seguito di tali avvenimenti e per via degli astronomici aumenti tariffari richiesti ai Comuni, nell’agosto 2007 è stata fatta una petizione popolare, sottoscritta da oltre 2.000 residenti dei comuni interessati;
- nella petizione si chiedeva urgentemente l’intervento dei Consiglieri Regionali al fine di evitare il vertiginoso aumento della Tassa R.S.U. (116%) nel Comune citato, non giustificato da un aumento del costo di gestione di tali proporzioni;
- i Comuni che hanno aumentato le tariffe sui rifiuti sono in violazione dell’articolo 1, comma 184 della L. 296/2006, che alla lettera a) prevede che “il regime di prelievo relativo al servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti adottato in ciascun comune per l'anno 2006 resta invariato anche per l'anno 2007 e per l'anno 2008”;
- il Consorzio GAIA non risulta in grado di rispettare la vigente normativa in tema di contratti di lavoro non avendo corrisposto ai propri dipendenti la 13^ mensilità e minacciando il prossimo licenziamento di numerosi lavoratori,

si chiede di sapere:

- come il Governo intenda intervenire nei confronti del Commissario del consorzio GAIA, in modo da arginare l’illogica ed ingiusta richiesta di aumento della tariffa per la gestione dei rifiuti urbani sui rifiuti rendendo operativo quanto sancito nella L. 296/2006, art. 1 comma 184;
- quali iniziative il Governo intenda assumere per garantire il rispetto della logica contenuta nell’art. 238 del D. Lgs. 152/2006, affinché la tariffa costituisca il giusto corrispettivo per lo svolgimento del servizio di raccolta, recupero e smaltimento, senza perciò stesso divenire indebito strumento di pressione fiscale;
- se il Governo non ritenga opportuno verificare la situazione dei pagamenti e delle garanzie contrattuali dei dipendenti del Consorzio GAIA, in modo che vengano salvaguardati i diritti minimi garantiti.

Sen. Bonadonna
Roma, 18 febbraio 2008

lunedì 18 febbraio 2008

Enrico Luciani presenta un’interrogazione urgente sul Consorzio Gaia

Nella nostra Regione la vicenda rifiuti è diventata ormai di primaria importanza – è quanto afferma Enrico Luciani consigliere regionale e Presidente della Commissione Trasporti alla Pisana –
Questa problematica ha interessato un ampio territorio regionale in particolare 44 Comuni gestiti dal Consorzio Gaia.
Questi Comuni hanno visto un aumento vertiginoso della Tassa R.S.U senza aver avuto il minimo miglioramento del servizio e questo è gravissimo.
Sappiamo che nell’ottobre del 2005 il Consorzio Gaia è stato oggetto di un’inchiesta da parte della magistratura, di seguito a ciò – continua Luciani- mi è pervenuta una lettera di protesta sottoscritta da 533 cittadini del Comune di San Cesareo tramite il Comitato CLARA, firme che in seguito sono divenute 2.000.
Considerando che gli aumenti operati a carico degli utenti, in molti casi, superano o sono pari ad una mensilità di stipendio di un lavoratore medio, mettendo a dura prova la sopravvivenza di pensionati e lavoratori, e che nella finanziaria del 2007 si stabilisce chiaramente per i Comuni il divieto di superare le entrate del 2006, considerato inoltre che alcuni lavoratori obbligati al passaggio da dipendenti comunali a dipendenti del consorzio rischiano, oltre il danno la beffa, di non vedere corrisposte alcune spettanze contrattuali arrivando addirittura alla messa in discussione del mantenimento del posto di lavoro! Per queste ragioni ed altre ancora il giorno 2 febbraio c.m. ho presentato un’interrogazione urgente sull’argomento.
Credo che i cittadini - conclude Luciani- meritino risposte concrete e non vaghe promesse.


Pubblicato su Cinque giorni di venerdì 15.02.2008

mercoledì 13 febbraio 2008

LA SINISTRA DI SAN CESAREO PER UN RADICALE CAMBIAMENTO DELLA POLITICA LOCALE

I partiti della sinistra P.R.C. – S.D. - VERDI – P.d.C.I. E I Movimenti di San Cesareo prendono atto della costituzione a livello nazionale della Sinistra Arcobaleno, costituendola anche nella nostra realtà.

Ciò nel rispetto della propria autonomia politica e dei simboli che hanno caratterizzato la propria storia, convinti che questa nuova unità, basata su contenuti forti quali il lavoro, i diritti civili, l’antifascismo, il rispetto della Costituzione Repubblicana, la sanità e scuola pubblica per tutti, la tutela dell’ambiente, oltre all’uguaglianza quale concetto alla base del proprio agire politico, possano ritrovare le condizioni ottimali per ridare speranza e fiducia all’impegno di lotta delle giovani generazioni
In vista delle prossime elezioni amministrative, hanno, di comune accordo, deciso
di partecipare uniti alle trattative politiche con i partiti del centro sinistra, per verificare se esistano le condizioni per una nuova stagione politica caratterizzata da un profondo e radicale cambiamento rispetto alla fase appena conclusasi, ove la tradizione storica della sinistra sancesarese torni a dimostrare la propria capacità di governo e di realizzazione di importanti opere di cui San Cesareo ha fortemente bisogno, data la paralisi che si è venuta a creare con le ultime Giunte di Centro – Destra camuffate da liste civiche.
PRC, Sinistra Democratica, PdCI e Verdi, pongono all'attenzione di tutta la cittadinanza e delle altre forze del centro-sinistra, i punti che ritengono irrinunciabili e non trattabili al fine di giungere ad una soluzione unitaria per la guida del Comune di San Cesareo.
1) questione morale: divieto di candidarsi per chiunque sia stato rinviato a giudizio o abbia riportato condanne, anche decadute per prescrizione, oltre all’inammissibilità di qualsiasi forma di collusione con partiti o candidature di esponenti politici dichiaratamente di centro-destra o comunque collusi con la politica dettata dai caporioni locali o regionali;
2) trasparenza amministrativa: partecipazione e coinvolgimento della popolazione nelle scelte amministrative attraverso l’istituzione di momenti e indicazioni vincolanti per la nuova Giunta Municipale, come ad esempio i Consigli Circoscrizionali;
3) Adozione del nuovo Piano Regolatore Generale che veda realizzata una integrazione e armonizzazione urbanistica dei Colli con il Centro Storico, entro sei mesi dall’insediamento della nuova G.M.;
4) realizzazione immediata di una nuova scuola Media a norma e con caratteristiche moderne;
5) definizione urgente delle opere igienico-sanitarie per la nuova zona Colle della Noce;
6) principio di salvaguardia dell'interesse pubblico: il programma di governo della futura amministrazione, deve porre alla propria base la difesa dell'interesse pubblico su quello privato, abolendo all’interno del Comune qualsiasi forma di precarizzazione, effettuando una moratoria su tutte le esternalizzazioni dei servizi in essere, per porre fine alle privatizzazioni e al moltiplicarsi degli innumerevoli carrozzoni, (vedi GAIA) che invece di dotare il Comune di servizi efficienti, hanno portato ad uno spropositato aumento tariffario, a una lottizzazione spartitoria dei partiti nei vari consigli di amministrazione con stipendi spropositati per i superdirigenti, mentre nel contempo vengono messi in crisi di migliaia di posti di lavoro;
7) va attivata immediatamente a S. Cesareo “l’Agenda 21” e quindi attivare una politica di decementificazione che metta fine al dissesto urbanistico di San Cesareo e che recuperi invece i servizi infrastrutturali, topo impianti fognari e depuratori, che sono così carenti nel nostro Comune.
Rivedere ed eventualmente ritirare i faraonici progetti che consumano ulteriormente territorio senza creare il “Paese dei Balocchi” attraverso i Project Financing così pomposamente sbandierati.
Riteniamo quindi, nello stesso tempo, di alzare impetuosa la bandiera dell’interesse pubblico contro gli interessi dei pochi operatori, sempre i soliti, sempre gli stessi, che sembrano aver messo “le mani sulla Città”.

A proposito di quest'ultimo punto, i partiti della Sinistra di San Cesareo, che hanno promosso trasversalmente il Comitato CLARA, ritengono che non sia rinviabile per nessun motivo l'avvio della raccolta differenziata nel Comune di San Cesareo, e che uno dei primi atti della futura amministrazione sia rivolta in tal senso, operando di conseguenza per la riduzione della TA.R.S.U. attraverso l’applicazione del Decreto Ronchi, cioè il pagamento della stessa in base alla capacità produttiva dei rifiuti.
Inoltre, si pone l’impegno a chiedere alla Regione Lazio uno stop perentorio alle nomine clientelari per la gestione di tali Enti, invitandola ad istituire un albo pubblico con criteri predeterminati e visibili ai cittadini che ne devono sopportare i costi, i quali, come nel caso del sub-commissario Gaia per la raccolta differenziata, già si avanza da parte dello stesso l’ipotesi di un maggior costo per la differenziazione dei rifiuti, cosa questa in chiaro contrasto con esperienze nazionali ed europee.

A garanzia dell’attuazione, del rispetto delle questione poste e dell’eventuale programma sottoscritto, la Sinistra di San Cesareo ritiene che nella ipotesi di una trattativa con il Partito Democratico per la costituzione del Centro Sinistra, la guida della prossima amministrazione debba essere espressione della stessa.

PdCI, PRC,Sinistra Democratica,Verdi.

San Cesareo 12.02.2008